Una volta a Serrata si coltivava il lino ed il cotone, si allevava il baco da seta e si lavorava anche la ginestra, era rinomata per le fornaci in cui avveniva la cottura dei mattoni (utilizzati per le costruzioni) e  molti erano i carbonai. Oggi di tutto ci�, rimane solo qualche famiglia che produce, di tanto in tanto, il carbone e come la maggior parte dei Comuni della provincia di Reggio Calabria, si pu� dire pure per Serrata, che il motore trainante dell'economia � l'agricoltura....  Anche se le aziende presenti sono a carattere familiare, quasi tutti possiedono un appezzamento da coltivare. Nelle campagne, che circondano il centro abitato, prevalgono gli uliveti da cui si produce un ottimo olio.

Mentre pi� a valle sono gli agrumeti a dominare, la produzione � la pi� ricca  della piana. Le arance vengono comprate dai commercianti, per poi piazzare il prodotto sul mercato, o portate nei vari centri di raccolta presenti nella zona, intermediari con le fabbriche in cui avviene la lavorazione per il succo e i canditi. Le qualit� pi� coltivate sono il moro ed il tarocco nelle fertilissime terre di Mesimizzi e del Fego.

Da qualche anno, si stanno riprendendo i vigneti dell'altopiano della "Vasia" il cui terreno, una volta, era tutto coltivato e veniva lavorato con la "zappa". A giudizio degli esperti, il vino che ancora oggi si produce � di buona qualit�, e ottimo � l'accostamento con la carne di maiale e di vitello.

Ma nonostante il territorio sia potenzialmente ricco, ci teniamo a puntualizzare che poche famiglie vivono con il solo ricavato da questo settore. Molti sono i serratesi che hanno un impiego nei vari centri della provincia sia reggina che vibonese.