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Natura
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Per avere un contatto diretto con la natura, non �
necessario allontanarsi molto dal centro abitato.
Infatti, muniti di buona volont�, i sentieri
percorribili a piedi che si presentano al visitatore sono diversi.
Risalendo per circa un chilometro il monte Liso, si pu� ammirare un
panorama mozzafiato che proietta l'osservatore sul paese con all'orizzonte il porto di Gioia Tauro. |
Arrivati in cima, 500 metri sul livello del mare, si pu� visitare la
leggendaria "pietra di Liso"
avvolta dal mistero, che ancora oggi esiste, sull'incisione del lato
orientale della stessa. La prateria � popolata da molti cavalli, i cui
proprietari con lo spirito accogliente che contraddistingue gli abitanti
del luogo, consentono pure di cavalcarli.
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(escursione
organizzata dall'Ass. Ambaradan) |
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Scendendo a valle, dove scorrono i fiumi Marepotamo e Mesima,
si passeggia piacevolmente tra gli agrumeti di Mesimizzi,
Cappellano, Rotundo e del Fego.
Ma, si possono raggiungere facilmente l'altopiano della Vasia,
i ruderi del convento dei Francescani e del castello dell'antica Borrello.
A poche centinaia di metri dal paese si pu�
visitare il vecchio mulino del passo (lungo il sentiero che
si percorreva a piedi per andare a Candidoni-Laureana); invece,
scendendo dalla via runci si arriva subito al fiume Custo, dove
ancora sono integre le strutture in cui si trovavano il frantoio ed il
mulino, nonch� alla vicinissima fontana di Angilimeri, dove
una volta la cittadinanza si recava per l'acqua potabile. |
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